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Ti Amo


Ti amo.


Non esistono parole più belle!


È una frase piccola, dimessa e, nello stesso, tempo nessuna frase raggiunge così profondamente il destinatario e congiunge intimamente all’altra persona.


Noi tutti siamo costantemente alla ricerca di una persona che riempirà la nostra vita, quella

persona unica, che avrà il potere di far diventare tutto più bello, quella persona meravigliosa

con cui costruire un nido.


Quando un uomo e una donna si sentono affascinati l'uno dall'altro, sono entrambi pervasi da una sensazione di felicità e di desiderio mai sperimentata prima di allora.


Percepiscono questo senso di contentezza questo bisogno l’uno dell’altro, si dicono l'un l'altro “io ti amo”, si uniscono, diventano una coppia e condividono la loro vita.


Ma questo amore che provano l'uno per l'altro è sufficientemente forte da tenerli unirli per sempre?


Oppure è necessario avere una maggiore consapevolezza per tutto ciò che una nuova famiglia porta con sé?


Sappiamo bene che nella prima fase della relazione, i problemi magicamente svaniscono, si

vive in uno stato di beatitudine. Quella persona è proprio quella giusta per noi, il partner

ideale, quasi un’entità aliena, senza nessuna deficienza.


E la vita è così bella!


Malgrado questa perfetta armonia, a volte, ma solo a volte, molte relazioni, dopo questa

prima fase di innamoramento, sfociano in situazioni, a volte terribili, fatte di accuse, litigi,

sensi di colpa.


Che cosa è successo a quella persona meravigliosa che avrebbe dovuto, sostenerci, tirarci fuori dai guai, salvarci la vita?


La bella favola in cui si stava così bene nei primi mesi, si spezza e, improvvisamente tutto

sembra noioso, difficile, faticoso.


Queste condizioni evolvono poi, verso silenzi carichi di rancori, traumatizzanti separazioni o, per motivi di comodità, sicurezza o abitudine, verso la più totale apatia.


Si va allora, alla ricerca di un nuovo partner, un nuovo innamoramento: “Prima o poi dovrà

pur essere la volta buona”! Molti sono fermamente persuasi che esista il “partner ideale”!


Se il nostro partner fosse proprio quello ideale, allora io non dovrei fare più nulla. L’altro si

occuperebbe di tutto; con il partner ideale si tornerebbe essere bambini accuditi, viziati.

protetti!


Ma, per fortuna, il partner ideale non arriva mai e purtroppo, ci dobbiamo accontentare di un “partner ordinario”.


Ma questo in realtà, è l'inizio della felicità! Il vero amore è rimanere con i piedi per terra, è “volare basso”!


Rimanere con i piedi per terra, vuol dire guardare il partner così come è, senza il desiderio

che egli sia in qualche modo diverso, consentendo all’altro di esprimere i suoi pregi e

accogliendo i suoi limiti.


In questo modo entrambi i partner sono guidati verso un’ampiezza, una profondità, verso

qualcosa di grande che non riguarda più solo loro stessi, ma qualcosa che va oltre loro.


Essendo noi gli eredi del nostro albero genealogico, il prodotto della relazione dei nostri

genitori, portiamo in noi tutte le memorie emozionali di tutti i nostri antenati, e di questo

dobbiamo esserne consapevoli.


In realtà, a ben sapere, nella fase dell’innamoramento, cosa sanno i due partner l'uno

dell’altro?


Cosa sanno dei lati oscuri delle loro origini, del loro particolare destino e di ciò

che li attende?


Se viene alla luce ciò che fino a quel momento è rimasto occultato, come si porranno davanti alle incomprensioni e ai diversi modi di intendere?


Cosa può aiutare il loro amore a resistere alla realtà e a durare nel tempo?


Ala luce di queste domande, forse ci rendiamo conto che, alla frase “ti amo” manca qualcosa’.


Qualcosa che prepari la coppia per ciò che li attende e che permetta loro di trovare la

pienezza, la profondità necessaria per accrescere il loro amore “a prima vista”.


Una frase che racchiude ciò che di più grande incontreranno lungo il loro cammino, è

aggiungere a quelle due paroline “ti amo”: “Io amo te e amo quello che conduce te a me”.


In questo modo non tengono conto solo di se stessi e delle loro esigenze personali, ma

guardano qualcosa di più grande che va oltre loro stessi e che guarda dietro di loro dove ci

sono i genitori, gli antenati, il loro destino.


Le Costellazioni Familiari ci consentono di osservare tutto ciò e, consapevolmente, possiamo trasmutare le sofferenze, le ripicche, i silenzi accusatori in qualcosa che ci consente di arricchire la nostra vita.


Maria Teresa Di Francesco


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